Forse non tutti sanno che il fenomeno dei cartoni animati ebbe inizio per la precisa volontà dei maggiori produttori di giocattoli giapponesi (che finanziarono società come Toei e Sunrise), di creare un brand che coinvolgesse i teen ager di tutto il mondo. Fra queste, la Bandai fu senza dubbio quella più rappresentativa, società che ancor oggi è considerata come la più grande esponente del settore modellismo da collezione. In ambito videoludico però la major nipponica non era stata, almeno fino ad ora, altrettanto lungimirante. Pur possedendo la licenza sulla quasi totalità dei cartoni animati (vecchi e nuovi) in circolazione, il livello dei titoli distribuiti dal colosso giapponese si era sempre rivelato piuttosto modesto. Fortunatamente per noi, da qualche tempo a questa parte la softco nipponica sembra aver cambiato tendenza, sensazione ancor più tangibile con Dragon Ball Z Budokai III.