Beat Down: Fists of Vengeance ci mette nei panni di cinque personaggi in fuga, impegnati a salvarsi la vita a suon di cazzotti. Ogni personaggio è caratterizzato da un proprio stile di lotta che varia dalla capoeira, al wrestling, fino alle arti marziali. I cinque protagonisti appartengono a bande differenti e hanno la sfortuna di trovarsi tutti nel posto sbagliato al momento sbagliato. Dovranno fuggire per le strade della città di Las Sombras, in mezzo a malviventi e poliziotti prima di riuscire a dimostrare la propria innocenza. Il gioco consente di dedicarsi a missioni secondarie, che permettono il guadagno di soldi ed esperienza da usare come in un gioco di ruolo: il personaggio usato può essere potenziato, aumentandone gli attributi e facendogli imparare nuove combo. Una prima differenza rispetto ai picchiaduro a scorrimento tradizionali è rappresentata dal fatto che Las Sombras potrà essere esplorata in relativa libertà, senza dover per forza seguire un percorso prefissato. Le mosse a disposizione sono varie e si passa da calci e pugni a combo, prese e parate, oltre alla possibilità di utilizzare oggetti raccolti per strada. Nonostante i diversi stili adottati dai cinque protagonisti rimane evidente come in realtà nessuna tattica particolare sia richiesta al giocatore, al quale basta per lo più premere furiosamente i tasti per proseguire. Graficamente siamo su scarsi livelli. I modelli dei personaggi sono pochi e sembra di combattere sempre contro lo stesso personaggio con il look cambiato. Le ambientazioni sono spoglie e poco varie, senza contare i frequenti caricamenti quando si passa da un'area all'altra.