Con Motoracer 3 Gold Edition ritorna sui nostri schermi la serie su due ruote che, tra alti e bassi, ci sta accompagnando ormai da quasi dieci anni. Se il primo episodio ha rappresentato un successo inaspettato per la Delphine Software, altrettanto non lo possiamo dire per il secondo, che aveva cercato di portare il gameplay su livelli più elevati, spostandone la giocabilità fresca ed intuitiva verso un approccio più simulativo che ha però sconvolto la buona impressione suscitata dal suo predecessore. Con il terzo capitolo lo stile di gioco è così tornato alla sua forma originale, portando però con sé una programmazione non esente da pecche che minava il divertimento stesso. A questo punto vi starete chiedendo se questa Gold Edition, evoluzione del terzo capitolo, sarà capace di far ritornare ai fasti del passato la serie creata dalla Delphine Software. A noi l’ardua sentenza.
Introdurvi subito alle novità aggiunte rispetto a Motoracer 3 ci sembra la cosa migliore da fare. Sei sono ora le differenti discipline: Speed, SuperCross, MotoCross, Trial, Freestyle e Traffic. Ricca la presenza di bonus da sbloccare, che possiamo acquistare con i Motoracer Credits, di circuiti, di moto ed anche di corridori. Ma procediamo andandoli ad analizzare più dettagliatamente.
Per quanto riguarda le modalità di corsa selezionabili, Speed vi permetterà di gareggiare in pista contro quattordici avversari dandovi la possibilità di guadagnare crediti se arriverete tra i primi tre. In questa modalità vi è inoltre la possibilità, così come per Supercross e Motocross, di selezionare il cambio automatico/manuale e di modificare la messa a punto delle moto che utilizzerete fino ad otto variazioni. Le modalità Supercross e Motocross vi metteranno di fronte undici avversari e l’obiettivo sarà sempre di qualificarsi tra i primi tre posti. Il Trial e il Freestyle sono le modalità che più ci hanno impegnato infatti, per quanto riguarda il Trial, equilibrio ed agilità saranno fondamentali mentre, nel Freestyle, la giusta combinazione di tasti vi farà ottenere i migliori punteggi e di conseguenza più crediti. In ultimo, nella disciplina Traffic vi ritroverete per le vie di Parigi a confrontarvi contro un solo avversario in mezzo al traffico cittadino… mai vista Parigi con così tanti tunnel artificiali!
Dobbiamo ricordare inoltre che i crediti potrete ottenerli selezionando il tipo di gara in modalità Competizione, visto che le corse si potranno affrontare facendo pratica o correndo contro il tempo. La difficoltà dei vari tipi di disciplina è poi ulteriormente configurabile in facile, media e difficile.
Dopo averne analizzato le caratteristiche di gioco vogliamo soffermarci anche su quelle tecniche. Prendendo in esame subito il comparto sonoro non possiamo far altro che bocciarlo per via dei campionamenti presi direttamente dalle passate edizioni e delle musiche di sottofondo che, oltre ad essere davvero poche, risultano fastidiose se ascoltate per troppo tempo. I rumori delle moto ed i suoni ambientali sono decisamente poveri, non aiutano il giocatore ad immergersi nell’evento che stanno affrontando.
Anche la grafica, pur non essendo insufficiente, non apporta nulla di particolarmente nuovo, anzi, analizzata sotto un punto di vista prettamente tecnico, sa di “vecchio”. Infatti sono supportate solamente le librerie grafiche Directx 8.0a, uscite ormai da qualche anno, e questo potrebbe fare storcere il naso a chi si è sorbito la continua spinta agli upgrade hardware, dettata dallo sviluppo repentino dei recenti videogiochi. Ma non è solamente questo il problema, ciò che balza subito all’occhio è comunque anche una certa mancanza di poligoni e di texture ad alta risoluzione. Gli sfondi delle piste, degli stadi e delle città risultano veramente poco dettagliati e gli effetti particellari sono totalmente assenti. Saranno contenti i giocatori con pc dalle caratteristiche hardware non elevatissime; infatti, osservando i requisiti consigliati, pensiamo proprio che il sistema in questio ne sia veramente alla portata di tutti! Qualche critica anche per quanto riguarda la fisica di gioco: durante le gare ci è capitato di urtare un marciapiede e di non cadere, di essere urtati da una macchina e niente… siamo riusciti a cadere solo tamponando o un’altra moto o una macchina! Non volevamo la perfezione, ma neanche una fisica così grossolana.
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