Il tennis è un sport nobile, elegante, strategico e atleticamente impegnativo. Certo, comporta qualche inconveniente; ad esempio, tende a far sviluppare asimmetricamente le braccia e ad irrigidire almeno un gomito di chi lo pratica assiduamente e può far insorgere un principio di torcicollo nello spettatore che segua da ore il moto della pallina, ma i suoi lati positivi, come gli ipnotici urletti trafelati a cui si abbandonano le giocatrici, fanno passare tutto in secondo piano. Messi da parte i doverosi luoghi comuni, è noto che alla Sega siano dei buongustai e vantino un notevole curriculum per quanto concerne la realizzazione di trasposizioni videoludiche tennistiche; con il rilascio della terza incarnazione della serie Virtua Tennis la formula non appare cambiata nella sostanza: l'immediatezza tipica dell'arcade puro e la voglia di non prendersi troppo sul serio ritornano invariate.